LA CRONACA DELLA PARTITA

 

7 giugno 2009 - ore 16,00
Stadio "Speroni" di Busto Arsizio
Campionato Italiano Lega Pro 1a Div.  - Semifinale play off (ritorno) 
PRO PATRIA  3

REGGIANA  2

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PRO PATRIA: Giambruno, Music, Urbano, Morello (38’s.t. Polverini), Barjie, Dalla Bona, Cristiano, Melara (22’s.t. Zappacosta), Do Prado, Toledo, Mosciaro (33’s.t. Correa).

In panchina: Devona, Bruccini, Migliorini, Cosentini - All. Franco Lerda

REGGIANA: Tomasig, Stefani, Zini, Mei, Scantamburlo (9’ s.t. Bruno), Nardini (18’ s.t. Martini), Grieco, Maschio, Padoin, Alessi (28’s.t. Dall’Acqua), Ingari.

In panchina: Ambrosio, Esposito, Arati, Acosty - All. Alessandro Pane

ARBITRO: Liotta di Lucca

Assistenti: Spiandone di Vicenza - Carmignani di Pisa - Quarto uomo: Giacomelli di Trieste

Marcatori: 14' pt Ingari (R), 29' pt Stefani (R), 38' pt Dalla Bona (Pro), 3' st Toledo (Pro), 48' st Do Prado (Pro)

NOTE: splendida giornata di sole con temperatura gradevole, terreno in perfette condizioni. Spettatori 4.500 stadio esaurito, 650 ospiti. Presenti in tribuna il sindaco di Busto Farioli, diversi ex giocatori biancoblù, tecnici ed osservatori. Striscione per Lucas Correa "Bueno Regreso Lucas...un abrazo para tua madre!! Los amigos" e per i nuovi proprietari "Grazie!!! Abbiamo trovato un Tesoro" firmati dal Pro Patria Clubs.

Ammoniti: Toledo, Barjie (Pro); Mei, Zini (R)

Angoli: 6-4

Recupero: 6' (1+5)

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Superando in rimonta per 3-2 la Reggiana, la Pro approda per la prima volta nella sua storia alle finali play-off per la promozione in Serie B. E' stata ancora una volta una partita pirotecnica contro gli emiliani, con i tigrotti alla mezzora di gioco virtualmente fuori dalla finale e capaci poi di riprendersi in mano tutto con una prova di altissimo carattere e caratura tecnica con una seconda frazione di gioco giocata splendidamente, con tante occasioni da rete create dai biancoblù ma poi non concretizzate per un soffio, che avrebbero potuto chiudere la contesa con largo anticipo, senza il solito finale da deboli di cuore per tifosi. Ma questa è la Pro, mai nulla di regalato, sempre conquistato con le unghie e con i denti.

Forte della strepitosa vittoria esterna per 4-5, di una settimana prima al "Giglio", gli uomini di Lerda potevano gestire il vantaggio di una rete e speculare sulla gara, cosa che invece non è nelle loro corde. Inconsciamente forse lo hanno fatto per i primi venti minuti, in cui sono andati sotto, al primo vero tiro in porta di tutta la gara, giocando poi in apnea fino allo 0-2, quando è scattata la molla che ha "riportato" in campo la formazione di Franco Lerda che ha poi sciorinato tutto il suo repertorio. Prima la punizione bomba di Daniela Dalla Bona, quindi lo slalom di Toledo, entrami autori di una prestazione "mostre" ed il tocco felpato da sotto misura di Do Prado hanno fissato il punteggio sul 3-2.

In uno Speroni tutto esaurito da giorni la Pro scende sul terreno di gioco con la sua classica tenuta, priva di diverse pedine importanti, il portiere Anania, il difensore Pisani, Fofana con Zappacosta dirottato in panchina per affaticamento con Correa, rientrato il pomeriggio precedente dall'Argentina, per gravi motivi di famiglia. Lerda non cambia il collaudatissimo 4-2-3-1, schierando Giambruno in porta, difesa con Music (capitano) e Barjie esterni, centrali Morello ed Urbano, centrocampo con Dalla Bona e Cristiano, esterni Melara e Toledo, con Do Prado alle spalle di Mosciaro.

Gli ospiti si presentano privi di Ponzo, rimasto vittima di un infortunio nella gara di andata, ma ripresentando al centro della difesa Zini dopo il turno di squalifica ed a centrocampo il recuperato in extremis Alessi, mandando in panchina l'ex Stefano Dall'Acqua e Martini non al meglio della condizione fisica. Granata che si schierano con un 4-5-1 con Tomasig tra i pali, Stefani e Scatamburlo esterni, Zini e Mei centrali, centrocampo con Nardini sull'esterno destro, Grieco come regista con accanto Maschio e Padoin sulla corsia mancina, Alessi nel ruolo di rifinitore dietro ad Ingari.

Fischio d'avvio in uno "Speroni", esaurito in ordine di posto e coreografie in tutti i settori, con gran tifo sin dal pre-gara, con i tigrotti accolti da uno scrosciante applauso quando si sono presentati per il riscaldamento così come il nuovo proprietario Tesoro, quando ha preso posto in tribuna. Si parte con la Pro che sembra non curarsi troppo del risultato della gara di andata e cerca di proporre il suo solito gioco, ma è un fuoco di paglia, perchè la tensione sembra bloccare le gambe dei biancoblù con non riescono a proporsi come da consuetudine e ne approfitta la Reggiana che silente con il passare dei minuti si istalla nella metà campo bustocca con Scatamburlo che sulla fascia diventa centrocampista aggiunto. 8' Giambruno rimane a metà strada, Morello svirgola il rinvio, Maschio calcia sull'esterno della rete.

10' corner per gli ospiti battuto da Scantamburlo, Padoin gira di testa sul primo palo: Giambruno è attento e devia in tuffo in angolo. 12' Pro che si presenta in avanti e sfiora il goal. Percussione devastante di Toledo sulla fascia sinistra, saltando due uomini in velocità si porta sul fondo e mette in mezzo un pallone che basterebbe solo spingere in rete ma la difesa emiliana in affanno si salva .

Al 14' a sorpresa gli ospiti passano in vantaggio alla prima occasione, Nardini scende sulla fascia destra cambiando fronte per Alessi il quale serve di testa Maschio che manca la palla, il suo liscio diventa un assist involontario per Ingari, che con un velenoso rasoterra fredda Giambruno. Granata che prendono a crederci, mentre la Pro fatica a reagire ed a manovrare come al solito non trovando varchi, con Dalla Bona e Cristiano uomini ovunque a chiudere i varchi e proporsi in avanti. 20' gesto di fair play della Reggiana, su rimessa laterale assegnata ingiustamente ai granata, dall'assistente, Scantamburlo restituisce la palla alla difesa biancoblù.

Pro in avanti, al 22' un diagonale destro di Do Prado, dal limite non inquadra la porta, quindi tre minuti dopo Melara scende sulla destra e crossa, Mosciaro prova la rovesciata acrobatica senza però colpire la sfera: Do Prado segue l'azione, riprende la palla ma la sua conclusione a rete trova Stefani sulla traiettoria.

Ad un soffio dalla mezzora di gioco arriva il raddoppio degli uomini di Pane, contropiede dei granata che coglie fuori posizione la difesa biancoblù, Alessi lancia lungo in verticale mettendo palla al centro per Ingari che viene inizialmente stoppato, ma poi la sfera arriva a Stefani che raddoppia, ancora con un diagonale che s'infila alla sinistra dell'incolpevole Giambruno. Due azioni praticamente in fotocopia con gli ospiti liberi, in perfetta solitudine davanti a Giambruno con tutto il tempo di prendere la mira da dentro l'area. Pro virtualmente fuori dai giochi promozione, pubblico di fede biancoblù in parte scioccato in parte pronto a credere in un'altra rimonta, in fondo basterebbe solo un goal per tornare in gioco. Da questo momento i tigrotti "scendono" in campo ed inizia una seconda partita con gli uomini di Lerda che prendono decisamente in mano il pallino della gara e con convinzione si portano in avanti, ma soprattutto senza mai farsi prendere dal panico, martellando sugli esterni con Toledo, Melara e Do Prado, i granata che vengono costretti sulla difensiva con il passare dei minuti, pur avendo un break pericoloso al 34' con un tiro dalla distanza di Maschio che esce alto di poco. 36' azione molto dubbia in area di rigore granata, Toledo scatta sul vertice di destra ed entra nei sedici metri, brucia sul tempo due Grieco e Scatamburlo che lo stringono vistosamente, e vola a terra, ci sarebbero gli estremi per il rigore, ma l'arbitro opta per invece per l'ammonizione per simulazione del giocatore tigrotto, facendo scaldare gli animi, fino a quel momento tranquilli.

Ed al 38esimo arriva la prima rete bustocca, ennesimo fallo sulla trequarti campo questa volta su Mosciaro, bravo ad arpionare una palla alta e poi a saltare in dribbling stretto un difensore, con cartellino giallo per Mei. Punizione sui venticinque metri, si presentano Do Prado e Dalla Bona, parte il secondo che lascia partire un tiro destro violentissimo ed ad effetto che s'insacca imparabilmente sotto la traversa per il boato dello Speroni con la Pro che riacciuffa la qualificazione. Una botta incredibile da rivedere e rivedere in continuazione per la violenza impressa al pallone e la traiettoria con cui s'insacca, come il Roberto Carlos dei giorni migliori, il Branco del Genoa o Juninho Pernanbucano. Basta scegliere l'accostamento che più aggrada a secondo delle epoche. La gara ormai ha tutt'altra inerzia e sono gli uomini di Lerda a gestirla. Sul finire del tempo ci prova ancora Dalla Bona dalla distanza palla fuori e poi un'azione confusa in area biancoblù con Cristiano e Maschio che vanno a terra.

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Music

Il goal del 3 a 2

 

La seconda frazione di gioco si apre subito nel segno dei tigrotti, Do Prado caracolla via e mette per Mosciaro che da ottima posizione calcia forte ed a botta sicura, ma la palla va alta sulla traversa.

Al 3' il pareggio biancoblù, con un vero e proprio "Golassssooooo" di Toledo. Palla recuperata a metà campo, sembra puntare sull'esterno sinistro poi dopo aver saltato un avversario cambia direzione e parte con una serpentina incredibile tra le maglie granata saltando quattro uomini in successione, arriva al limite dell'area dove lascia partire un diagonale rasoterra imparabile che s'infila nell'angolino basso alla sinistra di Tomasig. Delirio allo Speroni per un goal da cineteca !!

Pro ormai padrona assoluta del campo ed al 7' da registrare un secondo episodio dubbio in area granata. Mosciaro viene contrastato duramente in area da Zini: a tutti sembra rigore netto, ma l'arbitro fischia invece fallo contro.

9' gol annullato alla Reggiana: su cross dalla sinistra torre di Stefani, Zini fa centro, ma il guardalinee aveva già abbondantemente alzato per tempo la bandierina, segnalando il fuorigioco. Primo cambio della gara con gli ospiti che inseriscono Bruno per Scatamburlo.

Tigrotti che dilagano e potrebbero rimpinguare il bottino, Do Prado prende palla e lancia sulla sinistra Toledo che entra in area in solitudine, invece di tirare cerca il servizio per far segnare Mosciaro (autore di una prova encomiabile sul lato dell'impegno), ma l'attaccante biancoblù è leggermente in ritardo. Melara recupera palla e crossa dal fondo per Do Prado che, dal dischetto del rigore, calcia alto, tradito da un rimbalzo non perfetto.

Quarto d'ora della ripresa Alessi, lascia partire una conclusione dalla distanza Giambruno accompagna la palla sul fondo. Rovesciamento di fronte, Toledo con un gran numero se ne va via sulla fascia sinistra e di esterno destro mette al centro ancora per Mosciaro che da dentro l'area piccola, per un eccesso di foga calcia alto, quello che sembrava un goal già fatto.

Due minuti dopo Melara apre per Toledo che lascia sul posto un avversari ed ancora d'esterno destro, mira all'angolino basso, Tomasig si allunga, deviando in corner. Secondo cambio per i granata, che inseriscono la punta Martini per l'esterno Nardini. Reggiana praticamente spezzata in due con gli attaccanti che non rientrano più e Do Prado trova spazio per mettere in moto le sue lunghe leve, diventando devastante come al minuto 21' quando imposta il contropiede con Toledo e va alla conclusione, Tomasig blocca. Primo cambio anche per la Pro, fuori Melara per Zappacosta, per una standing ovation per entrambi.

Proprio "il bimbo" un paio di minuti dopo, trova autostrada per vie centrali e si porta sul limite dell'ara ma anziché premiare la progressione Do Prado al suo fianco o servire Mosciaro in profondità e ben piazzato, prova il tiro dalla distanza, che esce di non molto, mandando su tutte le furie Lerda che ai più fa venire in mente Mondonico con la sedia alzata nella finale di Coppa Uefa Ajax – Torino. Dentro anche l'ex "Terminator" Dall'Acqua, per una Reggiana tutta in avanti, alla ricerca del goal che potrebbe riaccendere la gara

32' Altro assist al bacio di Do Prado per Mosciaro, il centravanti biancoblù è ancora in leggero ritardo per la deviazione vincente. Dentro Lucas Correa, tra un vero e proprio scroscio di applausi proprio per Mosciaro. Dieci al termine girata di testa di Dall'Acqua che termina fuori alla destra di Giambruno.

Al 38' provvidenziale anticipo di Urbano su Martini ben lanciato dalle retrovie. Partita che scema d'intensità ma non di pathos ed al 40'esimo bell'assist di Do Prado, per Correa, conclusione che viene rimpallato da Zini.

45' Grieco in trance agonistica, strappa dalle mani il pallone ad un giovane raccattapalle. Gesto che piace poco alla squadra bustocca che ormai aveva tirato i remi in barca e si rimette a giocare negli ultimi minuti. Al 46' Do Prado s'insinua in area di rigore, Stefani lo placca, per l'arbitro ancora tutto regolare. Al terzo dei cinque minuti di recupero arriva il terzo goal. Correa lancia splendidamente Toledo sulla sinistra, il brasiliano mette il turbo e si porta sul fondo servendo poi una palla di platino per Do Prado che da sotto misura insacca per il tripudio completo dello Speroni e del raccattapalle che trova così la sua piccola "vendetta" sportiva. Biancoblù tutti in festa per questo primo storico approdo alla finale di play-off di Prima Divisione. Nel dopo partita accoglienza speciale per Stefano Dall'Acqua nell'antistadio, con alcuni giocatori granata che rimangono a parlare tranquillamente con i tifosi biancolù. Il pullman della Reggiana lascia poi lo stadio "Speroni" tra gli applausi della tifoseria tigrotta.

 

 

 

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