LA CRONACA DELLA PARTITA
7 giugno 2009 - ore 16,00 |
Stadio "Speroni" di Busto Arsizio |
Campionato Italiano Lega Pro 1a Div. - Semifinale play off (ritorno) |
PRO PATRIA
3
REGGIANA 2 |
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In panchina: Devona, Bruccini,
Migliorini, Cosentini - All. Franco Lerda REGGIANA: In panchina: Ambrosio, Esposito, Arati, Acosty - All. Alessandro Pane ARBITRO: Liotta di LuccaAssistenti: Spiandone di Vicenza - Carmignani di Pisa - Quarto uomo: Giacomelli di Trieste Marcatori: 14' pt Ingari (R), 29' pt Stefani (R), 38' pt Dalla Bona (Pro), 3' st Toledo (Pro), 48' st Do Prado (Pro)NOTE: splendida giornata di sole con temperatura gradevole, terreno in perfette condizioni. Spettatori 4.500 stadio esaurito, 650 ospiti. Presenti in tribuna il sindaco di Busto Farioli, diversi ex giocatori biancoblù, tecnici ed osservatori. Striscione per Lucas Correa "Bueno Regreso Lucas...un abrazo para tua madre!! Los amigos" e per i nuovi proprietari "Grazie!!! Abbiamo trovato un Tesoro" firmati dal Pro Patria Clubs.Ammoniti: Toledo, Barjie (Pro); Mei, Zini (R)Angoli: 6-4Recupero: 6' (1+5)
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Superando in rimonta per 3-2 la
Reggiana, la Pro approda per la prima volta nella sua storia
alle finali play-off per la promozione in Serie B. E' stata
ancora una volta una partita pirotecnica contro gli emiliani,
con i tigrotti alla mezzora di gioco virtualmente fuori dalla
finale e capaci poi di riprendersi in mano tutto con una prova
di altissimo carattere e caratura tecnica con una seconda
frazione di gioco giocata splendidamente, con tante occasioni da
rete create dai biancoblù ma poi non concretizzate per un
soffio, che avrebbero potuto chiudere la contesa con largo
anticipo, senza il solito finale da deboli di cuore per tifosi.
Ma questa è la Pro, mai nulla di regalato, sempre conquistato
con le unghie e con i denti. Forte della strepitosa vittoria esterna
per 4-5, di una settimana prima al "Giglio", gli
uomini di Lerda potevano gestire il vantaggio di una rete e
speculare sulla gara, cosa che invece non è nelle loro corde.
Inconsciamente forse lo hanno fatto per i primi venti minuti, in
cui sono andati sotto, al primo vero tiro in porta di tutta la
gara, giocando poi in apnea fino allo 0-2, quando è scattata la
molla che ha "riportato" in campo la formazione di
Franco Lerda che ha poi sciorinato tutto il suo repertorio.
Prima la punizione bomba di Daniela Dalla Bona, quindi lo slalom
di Toledo, entrami autori di una prestazione "mostre"
ed il tocco felpato da sotto misura di Do Prado hanno fissato il
punteggio sul 3-2. In uno Speroni tutto esaurito da giorni
la Pro scende sul terreno di gioco con la sua classica tenuta,
priva di diverse pedine importanti, il portiere Anania, il
difensore Pisani, Fofana con Zappacosta dirottato in panchina
per affaticamento con Correa, rientrato il pomeriggio precedente
dall'Argentina, per gravi motivi di famiglia. Lerda non cambia
il collaudatissimo 4-2-3-1, schierando Giambruno in porta,
difesa con Music (capitano) e Barjie esterni, centrali Morello
ed Urbano, centrocampo con Dalla Bona e Cristiano, esterni
Melara e Toledo, con Do Prado alle spalle di Mosciaro. Gli ospiti si presentano privi di
Ponzo, rimasto vittima di un infortunio nella gara di andata, ma
ripresentando al centro della difesa Zini dopo il turno di
squalifica ed a centrocampo il recuperato in extremis Alessi,
mandando in panchina l'ex Stefano Dall'Acqua e Martini non al
meglio della condizione fisica. Granata che si schierano con un
4-5-1 con Tomasig tra i pali, Stefani e Scatamburlo esterni,
Zini e Mei centrali, centrocampo con Nardini sull'esterno
destro, Grieco come regista con accanto Maschio e Padoin sulla
corsia mancina, Alessi nel ruolo di rifinitore dietro ad Ingari. Fischio d'avvio in uno
"Speroni", esaurito in ordine di posto e coreografie
in tutti i settori, con gran tifo sin dal pre-gara, con i
tigrotti accolti da uno scrosciante applauso quando si sono
presentati per il riscaldamento così come il nuovo proprietario
Tesoro, quando ha preso posto in tribuna. Si parte con la Pro
che sembra non curarsi troppo del risultato della gara di andata
e cerca di proporre il suo solito gioco, ma è un fuoco di
paglia, perchè la tensione sembra bloccare le gambe dei
biancoblù con non riescono a proporsi come da consuetudine e ne
approfitta la Reggiana che silente con il passare dei minuti si
istalla nella metà campo bustocca con Scatamburlo che sulla
fascia diventa centrocampista aggiunto. 8' Giambruno rimane a
metà strada, Morello svirgola il rinvio, Maschio calcia
sull'esterno della rete. 10' corner per gli ospiti battuto da
Scantamburlo, Padoin gira di testa sul primo palo: Giambruno è
attento e devia in tuffo in angolo. 12' Pro che si presenta in
avanti e sfiora il goal. Percussione devastante di Toledo sulla
fascia sinistra, saltando due uomini in velocità si porta sul
fondo e mette in mezzo un pallone che basterebbe solo spingere
in rete ma la difesa emiliana in affanno si salva . Al 14' a sorpresa gli ospiti passano in
vantaggio alla prima occasione, Nardini scende sulla fascia
destra cambiando fronte per Alessi il quale serve di testa
Maschio che manca la palla, il suo liscio diventa un assist
involontario per Ingari, che con un velenoso rasoterra fredda
Giambruno. Granata che prendono a crederci, mentre la Pro fatica
a reagire ed a manovrare come al solito non trovando varchi, con
Dalla Bona e Cristiano uomini ovunque a chiudere i varchi e
proporsi in avanti. 20' gesto di fair play della Reggiana, su
rimessa laterale assegnata ingiustamente ai granata,
dall'assistente, Scantamburlo restituisce la palla alla difesa
biancoblù. Pro in avanti, al 22' un diagonale
destro di Do Prado, dal limite non inquadra la porta, quindi tre
minuti dopo Melara scende sulla destra e crossa, Mosciaro prova
la rovesciata acrobatica senza però colpire la sfera: Do Prado
segue l'azione, riprende la palla ma la sua conclusione a rete
trova Stefani sulla traiettoria. Ad un soffio dalla mezzora di gioco
arriva il raddoppio degli uomini di Pane, contropiede dei
granata che coglie fuori posizione la difesa biancoblù, Alessi
lancia lungo in verticale mettendo palla al centro per Ingari
che viene inizialmente stoppato, ma poi la sfera arriva a
Stefani che raddoppia, ancora con un diagonale che s'infila alla
sinistra dell'incolpevole Giambruno. Due azioni praticamente in
fotocopia con gli ospiti liberi, in perfetta solitudine davanti
a Giambruno con tutto il tempo di prendere la mira da dentro
l'area. Pro virtualmente fuori dai giochi promozione, pubblico
di fede biancoblù in parte scioccato in parte pronto a credere
in un'altra rimonta, in fondo basterebbe solo un goal per
tornare in gioco. Da questo momento i tigrotti
"scendono" in campo ed inizia una seconda partita con
gli uomini di Lerda che prendono decisamente in mano il pallino
della gara e con convinzione si portano in avanti, ma
soprattutto senza mai farsi prendere dal panico, martellando
sugli esterni con Toledo, Melara e Do Prado, i granata che
vengono costretti sulla difensiva con il passare dei minuti, pur
avendo un break pericoloso al 34' con un tiro dalla distanza di
Maschio che esce alto di poco. 36' azione molto dubbia in area
di rigore granata, Toledo scatta sul vertice di destra ed entra
nei sedici metri, brucia sul tempo due Grieco e Scatamburlo che
lo stringono vistosamente, e vola a terra, ci sarebbero gli
estremi per il rigore, ma l'arbitro opta per invece per
l'ammonizione per simulazione del giocatore tigrotto, facendo
scaldare gli animi, fino a quel momento tranquilli. Ed al 38esimo arriva la prima rete
bustocca, ennesimo fallo sulla trequarti campo questa volta su
Mosciaro, bravo ad arpionare una palla alta e poi a saltare in
dribbling stretto un difensore, con cartellino giallo per Mei.
Punizione sui venticinque metri, si presentano Do Prado e Dalla
Bona, parte il secondo che lascia partire un tiro destro
violentissimo ed ad effetto che s'insacca imparabilmente sotto
la traversa per il boato dello Speroni con la Pro che riacciuffa
la qualificazione. Una botta incredibile da rivedere e rivedere
in continuazione per la violenza impressa al pallone e la
traiettoria con cui s'insacca, come il Roberto Carlos dei giorni
migliori, il Branco del Genoa o Juninho Pernanbucano. Basta
scegliere l'accostamento che più aggrada a secondo delle
epoche. La gara ormai ha tutt'altra inerzia e sono gli uomini di
Lerda a gestirla. Sul finire del tempo ci prova ancora Dalla
Bona dalla distanza palla fuori e poi un'azione confusa in area
biancoblù con Cristiano e Maschio che vanno a terra. Clicca
sulla foto per ingrandirla La seconda frazione di gioco si apre
subito nel segno dei tigrotti, Do Prado caracolla via e mette
per Mosciaro che da ottima posizione calcia forte ed a botta
sicura, ma la palla va alta sulla traversa. Al 3' il pareggio biancoblù, con un
vero e proprio "Golassssooooo" di Toledo. Palla
recuperata a metà campo, sembra puntare sull'esterno sinistro
poi dopo aver saltato un avversario cambia direzione e parte con
una serpentina incredibile tra le maglie granata saltando
quattro uomini in successione, arriva al limite dell'area dove
lascia partire un diagonale rasoterra imparabile che s'infila
nell'angolino basso alla sinistra di Tomasig. Delirio allo
Speroni per un goal da cineteca !! Pro ormai padrona assoluta del campo ed
al 7' da registrare un secondo episodio dubbio in area granata.
Mosciaro viene contrastato duramente in area da Zini: a tutti
sembra rigore netto, ma l'arbitro fischia invece fallo contro. 9' gol annullato alla Reggiana: su
cross dalla sinistra torre di Stefani, Zini fa centro, ma il
guardalinee aveva già abbondantemente alzato per tempo la
bandierina, segnalando il fuorigioco. Primo cambio della gara
con gli ospiti che inseriscono Bruno per Scatamburlo. Tigrotti che dilagano e potrebbero
rimpinguare il bottino, Do Prado prende palla e lancia sulla
sinistra Toledo che entra in area in solitudine, invece di
tirare cerca il servizio per far segnare Mosciaro (autore di una
prova encomiabile sul lato dell'impegno), ma l'attaccante
biancoblù è leggermente in ritardo. Melara recupera palla e
crossa dal fondo per Do Prado che, dal dischetto del rigore,
calcia alto, tradito da un rimbalzo non perfetto. Quarto d'ora della ripresa Alessi,
lascia partire una conclusione dalla distanza Giambruno
accompagna la palla sul fondo. Rovesciamento di fronte, Toledo
con un gran numero se ne va via sulla fascia sinistra e di
esterno destro mette al centro ancora per Mosciaro che da dentro
l'area piccola, per un eccesso di foga calcia alto, quello che
sembrava un goal già fatto. Due minuti dopo Melara apre per Toledo
che lascia sul posto un avversari ed ancora d'esterno destro,
mira all'angolino basso, Tomasig si allunga, deviando in corner.
Secondo cambio per i granata, che inseriscono la punta Martini
per l'esterno Nardini. Reggiana praticamente spezzata in due con
gli attaccanti che non rientrano più e Do Prado trova spazio
per mettere in moto le sue lunghe leve, diventando devastante
come al minuto 21' quando imposta il contropiede con Toledo e va
alla conclusione, Tomasig blocca. Primo cambio anche per la Pro,
fuori Melara per Zappacosta, per una standing ovation per
entrambi. Proprio "il bimbo" un paio di
minuti dopo, trova autostrada per vie centrali e si porta sul
limite dell'ara ma anziché premiare la progressione Do Prado al
suo fianco o servire Mosciaro in profondità e ben piazzato,
prova il tiro dalla distanza, che esce di non molto, mandando su
tutte le furie Lerda che ai più fa venire in mente Mondonico
con la sedia alzata nella finale di Coppa Uefa Ajax – Torino.
Dentro anche l'ex "Terminator" Dall'Acqua, per una
Reggiana tutta in avanti, alla ricerca del goal che potrebbe
riaccendere la gara 32' Altro assist al bacio di Do Prado
per Mosciaro, il centravanti biancoblù è ancora in leggero
ritardo per la deviazione vincente. Dentro Lucas Correa, tra un
vero e proprio scroscio di applausi proprio per Mosciaro. Dieci
al termine girata di testa di Dall'Acqua che termina fuori alla
destra di Giambruno. Al 38' provvidenziale anticipo di
Urbano su Martini ben lanciato dalle retrovie. Partita che scema
d'intensità ma non di pathos ed al 40'esimo bell'assist di Do
Prado, per Correa, conclusione che viene rimpallato da Zini. 45' Grieco in trance agonistica,
strappa dalle mani il pallone ad un giovane raccattapalle. Gesto
che piace poco alla squadra bustocca che ormai aveva tirato i
remi in barca e si rimette a giocare negli ultimi minuti. Al 46'
Do Prado s'insinua in area di rigore, Stefani lo placca, per
l'arbitro ancora tutto regolare. Al terzo dei cinque minuti di
recupero arriva il terzo goal. Correa lancia splendidamente
Toledo sulla sinistra, il brasiliano mette il turbo e si porta
sul fondo servendo poi una palla di platino per Do Prado che da
sotto misura insacca per il tripudio completo dello Speroni e
del raccattapalle che trova così la sua piccola
"vendetta" sportiva. Biancoblù tutti in festa per
questo primo storico approdo alla finale di play-off di Prima
Divisione. Nel dopo partita accoglienza speciale per Stefano
Dall'Acqua nell'antistadio, con alcuni giocatori granata che
rimangono a parlare tranquillamente con i tifosi biancolù. Il
pullman della Reggiana lascia poi lo stadio "Speroni"
tra gli applausi della tifoseria tigrotta.
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