ANNO 3, NUMERO 2                                                        PRO PATRIA - RAVENNA                                                                           11/09/2005

UN FILM GIA' VISTO !

La nuova stagione è iniziata. Le prime due partite di campionato hanno confermato la buona impressione iniziale sulla squadra. L’esordio casalingo contro il quotato Spezia ci ha regalato un primo tempo entusiasmante dove, con un po’ di precisione in più al tiro e senza alcune decisioni “originali” del solito arbitro non all’altezza, la Pro avrebbe potuto fare bottino pieno. Il vistoso calo fisico nella ripresa ha consentito il pareggio dei liguri ma, contrariamente a quanto accadeva con regolarità disarmante nella scorsa stagione, i ragazzi hanno preferito ugualmente il gioco d’attacco senza pensare solo a difendere il vantaggio, denotando un’inversione di tendenza senza dubbio positiva. La conferma si è avuta in quel di Fermo quando, nonostante la qualità del gioco non molto elevata, è arrivata la prima e beneaugurante vittoria. Passiamo alle note dolenti. A parte qualche “fenomeno” seduto in tribuna laterale, che contesta a priori l’operato di certi giocatori e poi si nasconde quando vengono richieste spiegazioni, ci aspettavamo molto più entusiasmo a livello di curva. In estate gli esponenti di spicco dei vari gruppi si sono prodigati per ottenere dalla società condizioni favorevoli per poter accedere allo stadio senza salassarsi economicamente, l’abbonamento a 50 euro per l’intero campionato in curva non poteva essere occasione migliore per invogliare anche i più pigri alla sottoscrizione. Contro lo Spezia la presenza è stata appena sufficiente, ma non certo entusiasmante; se la società ambisce ad un campionato di vertice, la nostra risposta non può essere questa. Mettiamo anche che l’ultima domenica di agosto è combaciata con la fine delle ferie di qualcuno e la controprova si avrà oggi stesso, ma non vorremmo che, come l’anno passato, chi potrebbe venire in curva si lasci ammaliare dalle sirene di Milan, Juve e Inter o dal grattugiare la tesserina a pagamento di Mediaset e preferisca il comodo divano allo stadio. Notiamo con dispiacere che tanti ragazzi con età “da curva”, preferiscono accomodarsi nei popolari centrali. Al contrario del pensiero generale, enfatizzato su tutti i giornali, la curva non è un’accozzaglia di canaglie dedita a delinquere. In curva si conoscono persone nuove, si stringono amicizie che la fede comune cementa, ci si diverte seguendo con passione la partita cantando e saltando; insomma, ci si distingue positivamente dal resto dello stadio. La nostra curva è aperta a tutti. La riunione settimanale è un’occasione di ritrovo per discutere dei nostri problemi organizzativi, ma anche di svago magari davanti a una buona pinta di birra. Le trasferte, soprattutto quelle lunghe, sono sempre allietate da momenti divertenti e da avventure esaltanti. Invitiamo quindi tutti coloro che, magari per timidezza o per altre ragioni non si avvicinano alla nostra realtà, di provare, almeno per un giorno, a vivere la partita da Ultras. La Pro Patria è l’identità della nostra città a livello sportivo e la partecipazione diretta allo stadio è  fondamentale per sostenere e difendere i colori per i quali andiamo orgogliosi in giro per l’Italia. Non è bello vedere in trasferte come Fermo solo poco più di trenta persone sul bus e neanche tutte di Busto ma dei dintorni, tra le quali il solito “eroe” di Genova. Le persone che erano sul pullman, alla fine, sono le stesse che seguono e seguiranno la Pro Patria sempre e comunque, al contrario dei “soloni da tribuna” che sbraitano a destra e a sinistra, ma che non vanno in trasferta oltre Castellanza.Quindi attiviamoci nel fare proseliti, coinvolgendo la gente che conosciamo e pensando alle iniziative che potrebbe adottare la società per incentivare il risveglio della città; tutti questi contributi si discuteranno nelle riunioni settimanali. Non vogliamo rivedere il film dell’anno scorso.

 

 

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